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Ric Viers – Special su Designing Sound

Ric Viers autore dell’ottimo manuale Sound effects bible e fondatore di Blastwave FX è il guest sound designer di Designing sound. Riporto la traduzione degli interessanti articoli che della la sua esperienza sul campo. Su Designing sound TV inoltre potete trovare dei buoni video tutorials postati da Viers.

Le dieci cose da portare per il field recording.

Registrare in campo aperto e come fare campeggio. Si hanno solo le cose che uno decide di portarsi dietro. Quando si va a campeggiare ci si separa da tutti i piaceri quotidiani. Per quanto mi riguarda il campeggio è poco piacevole. Quando le persone decidono di andare in campeggio lo fanno perché vogliono “scappare da tutto”, ma poi si portano “tutto” dietro. Perché? Perche hanno bisogno dei loro confort!

Niente può rovinare un campeggio come dimenticare quella particolare cosa necessaria. Per esempio, si può passare un giorno intero a cercare il posto più adatto per campeggiare, ma tutto potrebbe diventare un’incubo se si dimentica la tenda! E’ importante quindi pianificare prima e impacchettare tutto con cura poi.

I campeggiatori navigati tirano fuori tutta l’attrezzatura prima di imballarla, la mettono in riga fuori dal magazzino e fanno un inventario seguendo una lista in maniera da controllare che ci sia tutto. In ogni caso, anche i campeggiatori più esperti, una volta di ritorno, stileranno una lista di cose dimenticate o che non avevano mai pensato poter essere utili nel bosco…

Di seguito una lista di dieci cose da portare quando si va fuori a registrare.

1. Asta microfonica.

L’asta microfonica è molto utile nel field recording. Quando si va a registrare da soli si può piazzare il microfono ed eseguire il suono che si intende registrare. Può essere molto utile quando si decide di registrare lunghe tracce di ambiente. Durante queste sessioni il vostro braccio tenderà a stancarsi, l’asta sarà ottima per dare una tregue ed evitare rumori da maneggiamento del microfono. Se pensate di montare sull’asta una sospensione a pistola non dimenticate di portarvi dietro un’adattatore per la filettatura infatti questo tipo di mic mount ha un diverso standard di filettatura che non combacia con quello delle aste microfoniche.

2. Asta telescopica.

Utile se si vuole avvicinare il microfono il più vicino possibile al suono, ad esempio se si vuole registrare gli uccelli in cima agli alberi, estendere il microfono vicino alla rete del canestro o registrare i pattinatori mentre passano veloci sul ghiaccio. Ci sono due tipi di aste telescopiche da scegliere, cablate o non cablate. Quelle cablate hanno il cavo audio arrotolato all’interno e hanno il vantaggio quindi di poter essere estese contemporaneamente al cavo, lo svantaggio è che movimenti troppo bruschi dell’asta fanno urtare il cavo al tubo introducendo rumore nella registrazione. Le aste non cablate riducono questo inconveniente per il semplice fatto che si può controllare il cavo dall’esterno, ma bisogna allungare il cavo separatamente. Indossare guanti riduce il rumore da maneggiamento che potrebbe finire nelle registrazioni, le aste di ultima generazione sono provviste di una spugna sul manico che evita questo problema.

3. Nastro telato.

E’ la Porsche dei nastri adesivi. Lo trovate su tutti i set, in tutti i teatri e studi televisivi del mondo. E’ utile per fermare gli oggetti, segnare le aree d’azione e naturalmente unire le cose. Lo porto sempre con me e ne attacco sempre qualche striscia sul registratore in maniera che se dimentico il rotolo ho qualcosa con cui lavorare, lo vendono in diversi colori, ma credetemi nero è meglio!

4. Pinze Leatherman multiuso.

Questo piccolo salvavita è ottimo per riparare l’attrezzatura, allentare adattatori microfonici testardi e assottigliare oggetti perché diano il giusto cigolio da registrare. Il marchio Leatherman pare sia indistruttibile, anche se io sono già al mio terzo paio. (il primo si è rotto, il secondo…beh non ricordo). Ricordate che all’interno ha un coltello quindi non lo portate in aereo o in un tribunale.

5. Batterie di scorta

Nel 2000 ero in giro con la MSNBC in tour con Al Gore per la sua campagna alle presidenziali. Avevo impacchettato tutto quello che mi serviva per il viaggio, inclusi pacchi di batterie. In uno di questi eventi, poco prima che Al Gore salisse sul palco le batterie del mio mixer morirono. Ero shockato. Avevo inserito delle batterie nuove che avevo controllato appena 5 minuti prima. Così ho aperto un’altro pacco di batterie e le ho inserite. Morte anche quelle!  Dopo aver aperto un’altro paio di pacchi mi sono reso conto di aver comprato un set di batterie scadute. Un fonico veterano vedendomi in quella situazione critica mi diede un pacco di batterie nuove.

Racconto sempre questa storia alle nuove persone che vengono a lavorare al Chop Shop. Giusto la settimana scorsa, stavamo facendo i bagagli per un viaggio nel bel mezzo del nulla, gli chiesi se aveva batterie extra, rispose di no, brontolai un po e presi un pacco di più per lui. Protesto dicendo che ne aveva abbastanza. Arrivati sul posto le sue nuovissime batterie morirono dopo 20 minuti. Se non le avessi portate io saremmo stati fregati. Il punto è: portate batterie di scorta!

6.Memorie di scorta

Memorie come le compact flash è meno probabile che muoiano subito. Bisogna portarne qualcuna di scorta per due motivi. Uno, sono economiche, ma possono non avere prezzo se avete bisogno di un’altra ora di registrazione. Non si sa mai a cosa si andrà in contro in una location e quanto si dovrà estendere la sessione di registrazione. Due, potrebbe succedere di tutto alle memorie e così addio spettacolo. Per esempio, potrebbe cadere in acqua, rompersi per qualche strano motivo o essere confiscata dalla polizia (cosa realmente accaduta ai ragazzi di Chop Shop una volta)

7. Cavi microfonici di scorta

Va bene ci sto andando pesante con il fattore “scorta”, ma se lo faccio è perché l’ho sperimentato sulla mia pelle. Ho avuto cavi nuovi di zecca che si sono fusi, cavi troncati accidentalmente da oggetti taglienti, angoli affilati e anche da macchinisti insensati che ad un concerto dei Limp Bizkit hanno portato Fred Durst a prendermi a parolacce dal palco (una storia lunga…) Il punto è che senza cavi i microfoni sono inutili. Tra tutta l’attrezzatura i cavi sono i candidati migliori a fallire. Pensate ad un cavo extra come una polizza assicurativa da 20$.

8. Telefono cellulare.

Lo so che tutti hanno un cellulare oggigiorno, il mio primo cellulare l’ho visto ai tempi del college quando il bassista della mia band ne comprò uno, si, era ricco.

Ok tutti ne hanno uno, anche la nonna che vi manda messaggi ogni sabato chiedendovi perché non siete andata a trovarla. Perché allora ve lo suggerisco? Perché ormai i cellulari sono dei veri e propri mini computer con un sacco di applicazioni molto utili durante le sessioni di registrazione. Potete usare applicazioni di mappe e GPS per localizzare posti in cui registrare o posti da evitare. Sono ottimi per annotare cose interessanti accadute durante la registrazione, e naturalmente danno la possibilita di riprendere immagini!

Catturare immagini durante le registrazioni era un sogno impossibile quando ho iniziato. Adesso fotografo praticamente tutto anche marca e modello di strumenti elettrici o motori di cui non so nulla. Questo mi da la possibilità di fare ricerche su internet per dare una descrizione più accurata del suono che ho registrato. In più posso fare foto dei microfoni in azione e postarli sulla pagina facebook di sound effects bible!

9. Indumenti poco rumorosi.

Qualche settimana fa stavo facendo delle registrazioni di ambiente sulla neve. La neve si stava sciogliendo e il mio microfono andava in cortociruito. L’ambiente perfetto della foresta era completamente cosparso da questo fastidioso crepitio sulle alte frequenze. Così ho ripreso l’attrezzatura e sono tornato al mio furgone per vedere cosa non andava con il microfono. Con mia sorpresa una volta nel furgone il suono era sparito. Sono tornato fuori e il suono era di nuovo lì! Pochi secondi dopo realizai che il giubbotto di pelle che avevo addosso faceva da superficie dura abbastanza per far si che il nevischio atterrandoci sopra producesse quel rumore.

Indossare abiti morbidi e silenziosi è importante durante la registrazione. Il più delle volte bisogna evitare di muoversi per non introdurre rumori estranei nella registrazione. Ma altre volte, invece, bisogna muovere le braccia o il corpo davanti al microfono per eseguire il suono che si intende registrare. Quindi indossate abiti che vi permettano movimenti senza creare particolari rumori.

10. La creatività.

L’attrezzatura non è molto utile se non si sa quello che si sta facendo. Ma sapere cosa si fà è ancora meno utile se non si è creativi. Portatevi dietro il vostro Thinking Cap, sceglietene uno silezioso!

(Mettete su un’evocativa marcia militare leggendo il prossimo paragrafo)

In campo aperto sarete faccia a faccia con molte sfide. Sarete costretti a pensare fuori dalle vostre cuffie. Le cose andranno male e l’attrezzatura si danneggerà, ma porterete comunque a casa utilissime registrazioni se usate la creatività!

(Fine della musica militare)

Il più delle volte, finisco le sessioni di registrazione con tonnellate di suoni che non avevo pianificato di registrare. Qualche settimana fa ci recammo in una YMCA per registrare suoni di palestra, siamo ritornati a casa con più di un’ora di materiale audio di  grossi motori meccanici che stavano in una stanza alla quale avevamo accesso. Bisogna studiare i posti con le orecchie non con gli occhi. Gli occhi potrebbero facilmente distrarvi dallo scegliere il posto adatto da registrare. L’immaginazione e la creatività sono le cose più importante da portare nel field recording.

Ric Viers per Designing sound
Traduzione Mirko Perri

Mirko Perri

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