USBPRE2 – Parte 1 – Prime impressioni.

Riporto la traduzione della prima parte di un’articolo postato su Sonic Terrain in cui viene analizzato l’USBPre2 della Sound devices.

Circa 10 gg fà è arrivato il mio nuovo USBPRE2 dopo aver aspettato 3 (lunghissime!) settimane. Questo non vuole essere un’articolo tecnico, sono solo le mie impressioni su questa macchina dopo averla integrata nel mio equipaggiamento tecnico.

1. Perchè?
Ho usato per lungo tempo la Mbox 2 con il mio computer portatile (Mac Book Pro) e avevo la disperata necessità di fare un’upgrade di questa attrezzatura. Non sono mai stato un grosso fan di questa scheda, ne avevo bisogno solo per far girare Protools. Con il rilascio della versione 9 di Protools è arrivato il momento di aggiornare la mia attrezzatura e investire in qualcosa con preamplificatori migliori, convertitori migliori e il supporto di un campionamento superiore (96Khz o 192Khz). Inizialmente mi ero orientato verso una Mbox 3 o una RME Babyface, fino a quando non ho sentito della USBPRE2 e della possibilità di usarlo in standalone con l’alimentazione USB. Da qui è iniziata la mia brama per questo oggetto.

Avendo sempre noleggiato l’attrezzatura solo quando ne avevo bisogno, il mio personale equipaggiamento era praticamente inesistente (fatta eccezione per il mio Zoom H4n e il mi Sennheiser MKH416 – aggiunti di recente). L’USBPRE2 sembra essere un’ottima soluzione per migliorare anche la registrazione in campo aperto.

2.Prime impressioni.
Dopo la lunga attesa e un lungo viaggio per prenderlo (ed esser stato quasi morso da un cane) sono ritornato a casa in uno stato di ovvio eccitamento. Queste sono le mie prime impressioni quando l’ho tirato fuori dalla scatola.

  • Era più piccolo di come me lo aspettavo (probabilmente la cosa era dovuta dal fatto di aver sbavato per molte settimane davanti a materiale di marketing molto ben fatto!).
  • Di ottima fattura (non quella spazzatura di plastica chiamata Mbox2).
  • Design ergonomico – mic/line/aux inputs sulla sinistra, USB/SPDIF/Aux outs/Headphone sulla destra, line outs/optical IO/DIP switch sul retro.
  • Meters! Chi non amerebbe avere 23 segmenti LED multicolore indicanti sia la misurazione Vu che PPM?
  • Il cavo USB integrato fermamente fissato alla porta, rende difficile l’eventualità che si stacchi accidentalmente.

3.Scavando a fondo.

Il pannello frontale.

Le principali funzioni sono raggiungibili dal pannello frontale, selettore della sorgente di input, controllo del livello di uscita, volume cuffie, selezione dei meter, pulsante per la selezione dell’ascolto cuffie in mono e controllo di volume del monitoraggio. Ci sono gli indicatori del passa-alto (80 HZ, 12dB/8 ottave), del pad da 15dB e dell’alimentazione phantom. Gli indicatori si accendono nel caso in cui una di queste funzioni sia attiva su uno o su entrambi i canali. E’ chiaro che la Sound Device ha progettato questo oggetto pensando sempre di più al crescente numero di lavoratori in cuffia e sfruttando la propria esperienza nella progettazione di macchine per field recording. I controlli rotativi preamp/pc e quello per il volume di uscita sono estraibili e possono essere tenuti in dentro durante le sessioni di registrazione all’aperto. Questo, insieme con la progettazione degli altri controlli, riduce lè probabilità di colpire accidentalmente il tasto sbagliato mentre state per registrare l’attesissimo tuono dopo ore di noiosissima pioggia.

Pannello laterale destro

Le uscite ausiliari sono sbilanciate il che è ottimo per inviare il segnale su registratori portatili. Ho subito amato il fatto che l’ingresso cuffie sia fornito nelle due dimensioni diverse – questa cosa mi leva di mezzo la seccatura di dover portarmi dietro l’adattatore per le mie cuffie Etymotic hf5. Inoltre S/PDIF i/o = meraviglioso!

Pannello laterale sinistro

Ci sono varie opzioni di input – Input TRS di linea, ingressi microfonici XLR e ingressi phono sbilanciati (per caso avete bisogno di digitalizzare vecchie cassette?)

Pannello posteriore

Mic/Line out e selezione, In e Out ottici TOSLINK e il pannello degli interruttori DIP con copertura in gomma per la protezione durante le sessioni in campo aperto.

Pannello inferiore

Istruzioni per la modalità stand alone, la lista con le posizioni degli interruttori DIP (controlli per il routing, il limiter, il passa alto, le opzioni dei meter, la scelta del sample rate in modalità stand alone e la scelta di lock della sorgente di input.)

Pannello superiore

In caso dimentichiate quale interfaccia state usando.

4. Integrazione
Integrare questa interfaccia in un home studio è semplice – connettendo i microfoni, le casse e il cavo USB si è subito pronti a partire. E’ un tipo di dispositivo compatibile – cioè niente driver da installare…plug and play. Eccetto per lavorare su Windows ad alte frequenze di campionamento, in quel caso sono necessari gli ASIO driver (disponibili sul sito della Sound Devices).

L’integrazione nel mio (umile) setup da field recording è un’altro discorso. Succede che l’ingresso di linea del mio Zoom H4n è di tipo Hi-Z (grazie Zoom e Samson per essere così poco chiari sul vostro libretto delle istruzioni!) il che significa che devo applicare un attenuatore di linea di 18dB se non voglio che l’ingresso dell’H4n vada in distorsione. Ho trovato un’ottimo tutorial qui (con una dettagliata comparazione tra i vari field recorder). Non è una soluzione ottimale, ma funziona (fino a quando non arrivera il mio PCM D50!!!).

5. Come suona?
La differenza già la si apprezza con l’ascolto in cuffia (Beyerdynamic DT990 Pro) di un MP3 (si; uccidetemi pure per aver detto MP3). L’immagine stereo è più dettagliata, la parte bassa dello spettro è più a fuoco e soprattutto sembra essere più bilanciata rispetto al resto delle frequenze. L’amplificatore delle cuffie è pulito e ha molto margine di amplificazione (anche usando delle cuffie da 250 ohm). I preamplificatori sono a dir poco fantastici (sono gli stessi della serie 700 Sound devices). Puliti, con molta headroom e suonano meravigliosamente.

Di seguito una registrazione ambientale fatta in strada e registrata simultaneamente su Pro Tools e Zoom H4n, usando l’USBPre2 come front-end e il microfono stereo Audio Technica BP4025. L’USBPre2 è stato impostato in maniera che il segnale dei preamp andasse sull’uscita aux (“HP mix to Output”) connessa all’ingresso di linea attenuata dell’H4n. Il risultato non ha subìto processi se non una normalizzazione a -1dBFS.

Convertor comparison – Sound Devices USBPre2 & Zoom H4n by ntkeep

La differenza di suono è abbastanza ovvia. L’USBPre2 suona in maniera molto più pulita è bilanciata lungo tutto lo spettro. Questo test è solo la comparazione di due convertitori (e di come l’H4n influenza il suono). La seconda parte di questo articolo avrà test più dettagliati con più sorgenti sonore e diversi dispositivi.

6. Sarebbe bello se…
Dopo un pò di sessioni di registrazioni, ho notato che il pannello degli interruttori DIP è poco maneggevole. Se è necessario inserire il filtro passa alto o attivare la phantom, bisogna girare la scatola, consultare la lista, scavare con un piccolo cacciavite-penna-oggetto lungo e sottile e colpire i piccoli interruttori. Non avrei problemi se l’interfaccia fosse di qualche centimetro più grande con questi controlli sul fronte. Gli altri controlli sono più di tipo “regola e dimentica” a seconda del modo in cui si lavora.

Eventuali altri problemi / rimpianti? Nessuno finora! Vale la pena per il rapporto qualità-prezzo, è sicuramente uno dei migliori dispositivi che io abbia mai comprato. Dubbi in merito all’acquisto? Scordateli!

7. Alimentazione esterna.
Nelle mie ricerche ho notato che molte persone utilizzano la batteria portatile Lenmar PowerPort per l’utilizzo nel field recording. (grazie Michael RaphaelShaun Farley per le discussioni si Twitter).

Lenmar PowerPort

New Trent IMP50D-2T

U2O iWalk15600

 

Avevo deciso di ordinare il  New Trent IMP50D-2T, perché era disponibile nei paraggi in cui vivo e sembrava affidabile. Sfortunatamente/fortunatamente ho ricevuto l’U2O iWalk15600 (confusione durante l’ordine su Ebay). Ero scettico, finora però sembra impressionante. Ho alimentato l’USBPre2 per 10 ore utilizzando solo il 50% della carica (capacita 15600 mAh, che significa WOW!) L’uscita DC è selezionabile (12V/16V/19V), se prendo un convertitore da 12v a 5v sarei in grado di alimentare anche l’H4n/D50. Tutto bene fino ad ora (inoltre dire che il manuale d’uso è esilarante sarebbe un’eufemismo.)

Nella seconda parte dell’articolo farò dei test e delle comparazioni con altri preamp e convertitori e includerò altre registrazioni. A presto!

Varun Nair su Sonic Terrain
Traduzione Mirko Perri

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Mirko Perri